Il presidente del Consiglio Gentiloni in Ghana con Akufo Addo

Il presidente del Consiglio Gentiloni in Ghana. Il Console Taricone: «Rapporti saldi fra Italia e Ghana. Siamo pronti a nuove sfide»

Economia, sviluppo e rapporti diplomatici. Sono stati questi i temi affrontati nel corso del vertice fra il presidente della Repubblica del Ghana Nana Akufo-Addo e il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, che è stato accolto martedì 28 novembre 2017 ad Accra dalle massime autorità della Stato africano e che in seguito ha visitato anche la John Agyekum Kufuor FPSO, piattaforma dell’Eni al largo delle coste del Paese.

«La stabilità e la democrazia che il Ghana ha conquistato – ha detto il capo del governo italiano nel corso di una conferenza stampa – sono un punto di riferimento per tutto il continente e per l’Europa. I rapporti tra Italia e Ghana che quest’anno raggiungono 60 anni di rapporti diplomatici – ha aggiunto Gentiloni – sono importanti non per caso: l’Italia ha sempre cercato di contribuire allo sviluppo del Ghana, cominciando dalle grandi infrastrutture per sfruttare l’energia dell’acqua. La storia di oggi è la storia dell’importanza di un Paese che per la sua stabilità e il suo regime democratico è un esempio in tutta l’Africa occidentale».

Dichiarazioni confermate dalla parole del presidente della Repubblica Nana Akufo-Addo, che ha sottolineato come siano «molte le aree in cui l’Italia è coinvolta in Ghana, il centro Kofi Annan beneficia del sostegno dell’Italia e anche il commercio tra Italia e Ghana è rafforzato e possiamo anche parlare di Eni» il cui investimento in Ghana, ha proseguito Akufo-Addo «è veramente importante nell’economia del Ghana, non solo nell’area del petrolio ma anche nel gas. Con questo progetto il Ghana riesce ad essere autosufficiente nel gas e speriamo di andare avanti anche in altri settori, anche nel settore dell’energia rinnovabile».

 

All’incontro era presente anche il Console Onorario del Ghana in Italia Massimiliano Colasuonno Taricone, di cui ne ha chiesto presenza la flag-staff house, come esempio perfetto di integrazione tra Ghana ed Italia.

Il Console, ha definito il meeting «cordiale». «Si sono affrontati diversi temi: immigrazione, istruzione, integrazione, piccole-medie industrie » ha evidenziato il Console Taricone, secondo cui «i rapporti istituzionali ai massimi livelli tra i due paesi sono saldi» grazie anche ai «delicati compiti svolti in maniera efficiente dalle Ambasciate e dai Consolati». C’è però ancora da lavorare, sottolinea Taricone. «Il vero problema – spiega il Console – nasce quando la palla passa dalle massime istituzioni, a cascata, ai comuni ed agli operatori commerciali ed industriali. Lì c’è ancora molto da fare e una lunga strada da percorrere. Noi siamo pronti a farlo».