Da poche settimane la piattaforma in streaming di Netflix ha messo on line in lingua originale, ma con sottotitoli in italiano, il film “Azali”. La pellicola è firmata dalla regista ghanese Kwabena Gyansah e vede protagonisti Ama K. Abebrese, Emmanuel Nii Adom Quaye, Adjetey Anang, Akofa Edjeani Asiedu, Asana Alhassan e Peter Ritchie ed è ambientata ad Accra in Ghana.
Il film è stato selezionato nel 2019 tra i migliori prodotti cinematografici internazionali dei premi Oscar, ed è la prima pellicola ghanese presentata all’Academy Awards. Un traguardo molto importante, così come la possibilità di sbarcare su una piattaforma conosciuta come Netflix e di farsi conoscere dal grande pubblico.
Azali (destino): la storia di Amina
Il film in lingua inglese, con innesti di lingua dagbani e lingua twi, racconta la storia di Amina una ragazzina di 14 anni che vive nel nord del Ghana. Per volere della mamma, la giovane viene allontanata dalla sua famiglia per evitare un matrimonio combinato dalla nonna con un uomo molto più grande di lei.
Una pellicola drammatica, che racconta anche la povertà e le difficoltà che soprattutto i giovanissimi affrontano per cambiare il proprio destino. Ma la forza di “Azali” è racchiusa proprio in questo passaggio di evoluzione: la capacità di sognare un futuro diverso.
I colori e i sapori del Ghana
Il film è sicuramente una testimonianza della crescita dell’industria cinematografica del Ghana, ma è anche un modo per portare all’attenzione del pubblico non solo i diversi idiomi ghanesi, ma anche un popolo con la sua cultura, i suoi colori, i suoi mercati.
E poi la sua gente, occhi e volti che bucano il grande schermo e che sono espressione di un mondo che a volte sembra tanto lontano, ma che invece è dietro l’angolo. Il film esprime autenticità e poesia, anche se a tratti malinconica. Ma è un primo forte segnale per la produzione cinematografica del Ghana.
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