Ghana, il trasporto del petrolio è sempre più sicuro

La Commissione del petrolio del Ghana ha annunciato che verranno preparate presto nuove misure per regolamentare l’”Offshore bunkering” ossia i servizi di bunkeraggio marittimi del petrolio. Alex Adzew, il direttore operativo di Goil (Ghana Oil Company), e Egbert Faibille, vice presidente della Commissione Petrolifera hanno annunciato martedì 6 febbraio 2018 la creazione di un nuovo terminal di stoccaggio del combustibile a Takoradi, con capacità di contenere fino a 13,5 milioni di litri e che permetterà alle navi in transito di rifornirsi in tutta sicurezza sia per l’ambiente che per sé stessi.

Il termine “bunkering” ebbe origine nei giorni delle navi a vapore, quando il combustibile, il carbone, veniva stoccato nei bunker. Oggigiorno il termine bunker viene generalmente applicato allo stoccaggio di prodotti petroliferi in serbatoi, alla pratica e al commercio di navi per il rifornimento di carburante. Le operazioni di bunkeraggio sono localizzate nei porti marittimi e comprendono lo stoccaggio di carburanti “bunker” e la fornitura di carburante alle navi. Il “bunker oil” o “olio pesante” è un residuo del processo di raffinazione del petrolio greggio.
 

È usato come carburante per motori marini a causa della sua economicità, ma contiene molte impurità e deve essere mantenuto ad alta temperatura sia durante lo stoccaggio che durante l’uso nei motori principali delle navi.
Fino ad oggi la maggior parte di queste operazioni venivano effettuate da nave a nave ma con enormi rischi di sversamento di materiale in acqua. Il bunkering da nave a nave, inoltre, ha rappresentato un punto critico per il rifornimento marittimo anche per il costante pericolo di attacchi da parte della pirateria delle attività illecite legate al servizio.