Il Ghana scommette sulle energie rinnovabili

In Ghana progetti Usa anti Belt and Road

Accra – 12 nov. – Sono almeno 10 i grandi progetti infrastrutturali identificati dal governo degli Stati Uniti d’America in Senegal e Ghana che saranno inseriti in un più ampio programma sostenuto dai Paesi del G7 per contrastare la Belt and Road Initiative della Cina, il cui lancio è atteso per gennaio.
A dirlo è stato il vice consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Joe Biden, Daleep Singh, al termine di un “tour di ascolto” la settimana scorsa in Senegal e Ghana.
Secondo le informazioni rese note, i funzionari statunitensi stanno incontrando i leader di governo e del settore privato di diversi Paesi mentre cercano progetti da finanziare nell’ambito dell’iniziativa Build Back Better World (B3W) lanciata a giugno nell’ambito del G7. Secondo Singh, i piani potrebbero essere finalizzati durante una riunione del G7 a dicembre.
L’iniziativa G7 B3W mira a soddisfare parzialmente i 40 trilioni di dollari di investimenti infrastrutturali di cui i paesi in via di sviluppo avranno bisogno entro il 2035 e a fornire un’alternativa alle pratiche di prestito problematiche da parte della Cina, hanno aggiunto Singh precisando che gli Stati Uniti offriranno ai Paesi destinatari “l’intera gamma” di strumenti finanziari statunitensi, tra cui partecipazioni, garanzie sui prestiti, assicurazioni politiche, sovvenzioni e competenze tecniche per concentrarsi su clima, salute, tecnologia digitale e uguaglianza di genere.
Il funzionario dell’amministrazione statunitense ha inoltre dichiarato che gli esponenti governativi con cui si è incontrato in Senegal e Ghana hanno accolto con favore le assicurazioni degli Stati Uniti che, a differenza della Cina, il più grande creditore del mondo, non richiederà a firma di accordi di non divulgazione o di accordi collaterali che potrebbero comportare il successivo sequestro di porti o aeroporti.
Secondo le informazioni riportate dall’agenzia internazionale Reuters, i progetti discussi includono la creazione di un centro di produzione di vaccini per l’Africa occidentale in Senegal, il rafforzamento delle forniture di energia rinnovabile, l’aumento dei prestiti alle imprese di proprietà delle donne e la riduzione del divario digitale.