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La volontaria Alessia Pacini ringrazia il Console Taricone: «A Dodowa mesi intensi e bellissimi»
31 Gennaio 2019
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A due mesi dal rientro in Italia, Alessia Pacini scrive al Console Massimiliano Colasuonno Taricone raccontando le emozioni che ha portato con sé dal viaggio in Ghana e il lavoro svolto insieme al personale della Volunteers Corps Organization. Il Console del Ghana in Italia ha finanziato il progetto della volontaria. Ecco la lettera di ringraziamento di Alessia Pacini:
Gentile Console Dott. Taricone,dopo ormai quasi due mesi dal mio rientro in Italia, torno a scriverle. Tornare a casa non è stato semplice, anzi, come ripeto sempre, è stato più difficile che partire. I due mesi che ho trascorso a Dodowa sono stati bellissimi, intensi e difficilissimi, tutto insieme; ma senza dubbio mi hanno permesso di crescere a livello personale e soprattutto conoscere un paese meraviglioso come il Ghana e le persone stupende che sono i suoi abitanti. Senza girarci troppo intorno, però, tornare a casa e staccarsi dai bimbi del Potter’s è stata la parte più difficile di questa avventura che abbiamo vissuto insieme.Prima della mia partenza, ho lasciato le ultime donazioni ai miei compagni di viaggio per poter contribuire alle spese della festa di Natale. Grazie al suo aiuto, i piccoli abitanti del Potter’s Village hanno potuto festeggiare con un ricco banchetto preparato per l’occasione dalla nostra cuoca Auntie B e le altre Mamas della struttura. Inoltre, ogni singolo bambino e ragazzo ha potuto ricevere un regalo di Natale, personalizzato con tanto di targhetta con il nome, da poter scartare sotto l’albero.Le ultime donazioni sono poi state usate per comprare medicinali di cui la struttura necessitava: si tratta di betadine e acqua ossigenata, essenziali per curare i tagli che i bimbi si procurano spesso e volentieri durante normali mansioni quotidiane. Grazie al suo aiuto, avranno medicine per curare le loro ferite per circa 4 mesi.Prima di partire le ho scritto dicendo che avrei usato le sue donazioni soprattutto per spese scolastiche e strumenti musicali. Come avrà notato, le cose sono poi cambiate una volta arrivata in loco. Nei due mesi in cui ho vissuto in Ghana abbiamo pagato spese mediche e ospedaliere ai bambini malati di malaria o in cerca di una cura per una forte allergia.
Insieme siamo riusciti a garantire loro frutta, verdura, carne e pesce, ma anche riso, fagioli, mais. Abbiamo comprato loro libri di fiabe e di matematica, abbiamo contribuito alle spese scolastiche e siamo riusciti anche a viziarli con qualche caramella e biscotto. L’obiettivo non è mai stato quello di cambiare il mondo, ma di renderlo un posto un pochino più sorridente e, diciamoci la verità, chi è che non riesce a sorridere davanti a un biscotto alla cioccolata dato di nascosto?Questo è solo l’inizio di una nuova vita, più consapevole e certamente ancora più ricca d’amore. Cibo, medicine, abiti e coccole sono certamente la necessità primaria insieme a strumenti per imparare, conoscere e comprendere. Qualcosa su cui lavorare sicuramente per la prossima partenza, sperando che il sogno di poter tornare a Dodowa si possa realizzare il prima possibile!A nome mio e dei ragazzi del Potter’s Village, per l’ultima volta ma con tutto il cuore: GRAZIE.Senza il suo aiuto, questo non sarebbe stato possibile.A presto,Alessia, ma anche un po’ Abena